T’ASPETTERÒ ALLA FINE DEL TEMPO

Saremo fantasmiche mai più rinasceranno spirititalmente aggrovigliatiche nessuna forzapotrà separare t’aspetteròalla fine del tempoche scorre e svanisceper fuggiredal mondo che vede,in un boscosenza limitie senza destino spingerai la mia altalenaoltre le nuvole.

UN NIDO VUOTO

Tumultuosa avanza la primavera portatrice di profumo e di luce Ma nell’animo mio persiste la tua ombraun’oscurità che non conosce l’addio I fiori sbocciano con dolcezzamentre il mio cuore si avvolge nel gelo Tenere foglie e cieli serenimi ricordano la fragilità dell’Amore E mentre tutti festeggianola gioia della rinascitaio mi perdo nella solitudine in un

CONCERTO D’EMOZIONI

Brillano speranzetra luminosi sorrisi e pianti sordi nella nebbia leggerale tue promesse sospese amore mioincastrato nei fili del tempo un’eterna melodianinna i nostri sogni e il mio cuore batte a ritmoin un concerto di emozioni senza fine.

BRUCIAVA UN AMORE DISPERATO

Siamo stati meravigliosi con nulla andavamo a fuocospinti dal vento volavamocome code infuocate ai margini delle fiammeuna pace soprannaturale i tuoi occhiparevano di vetro in quel vetroi riflessi delle fiamme bruciavano un amore disperato.

NON TI RICORDI QUANDO ME DICEVI, Leonardo Giustinian

Non ti ricordi quando me diceviche tu m’amavi sí perfettamente?Se stavi un giorno che non mi vedevi,con gli occhi mi cercavi fra la gente,e risguardando s’tu non mi vedevi,dentro de lo tuo cor stavi dolente.E mo’ mi vedi e par non mi conosci,come tuo servo stato mai non fossi. • La poesia del Giustinian canta

LA TUA, MIA FERITA

MEMENTO, Igino Ugo Tarchetti

Quando bacio il tuo labbro profumato,cara fanciulla, non posso obliareche un bianco teschio vi è sotto celato. Quando a me stringo il tuo corpo vezzoso,obliar non poss’io, cara fanciulla,che vi è sotto uno scheletro nascosto. E nell’orrenda visione assorto,dovunque o tocchi, o baci, o la man posi,sento sporger le fredde ossa di un morto. •

LA CHIOCCIOLA, Giuseppe Giusti

Viva la Chiocciola,viva una bestiache unisce il meritoalla modestia.Essa all’astronomoe all’architettoforse nell’animodestò il concettodel cannocchiale e delle scale. Viva la Chiocciola, caro animale. Contenta ai comodiche Dio le fece,può dirsi il Diogenedella sua spece.Per prender arianon passa dall’uscio:nelle abitudinidel proprio gusciosta persuasae non intasa. Viva la Chiocciola, bestia da casa. Di cibi estraneiacre pruritosvegli uno

INAMORATO PRUNO, Franco Sacchetti

Inamorato pruno già mai non vidi, come l’altr’ier uno. Su la verde erba e sotto spine e frondegiovinetta sedea,lucente più che stella.Quando pigliava il prun le chiome bionde,ella da sé il pigneacon bianca mano e bella;spesso tornando a quella,ardito più che mai fosse altro pruno. Amorosa battaglia mai non vidi,qual vidi, essendo sciolte le trecce

IL FANTASMA DELL’OPERA, Gaston Leroux

Il Fantasma dell’Opera è il famosissimo romanzo di Gaston Leroux che occupa un bel posticino nel mio cuore. Sono stati tratti diversi film da esso e anche un noto musical. In questa storia d’amore e di morte, dai tratti un po’ gotici, il Fantasma è Erik, oscuro signore dei sottosuoli del teatro, costretto a nascondere